Covid 19, l’appello e la denuncia di Fismu: le USCA rimangono aperte, in Friuli Venezia Giulia medici di famiglia e ospedali già in piena crisi contagi. Rischiamo un’altra emergenza sanitaria

  • 11 Luglio 2022
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COVID 19, L’APPELLO E LA DENUNCIA DI FISMU: LE USCA RIMANGANO APERTE, IN FRIULI VENEZIA GIULIA MEDICI DI FAMIGLIA E OSPEDALI GIÀ IN PIENA CRISI CONTAGI. RISCHIAMO UN’ALTRA EMERGENZA SANITARIA

 

8 luglio – In Friuli Venezia Giulia crescono i contagi Covid e la pressione dei pazienti su ospedali, 118, pronto soccorso e medici di famiglia, non è pensabile chiudere le USCA. Questa la denuncia e l’appello della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-FISMU all’assessore alla Sanità regionale Riccardo Riccardi. 

 

Per Filippo De Nicolellis, segretario regionale Fismu: “Le USCA devono essere mantenute, con le condizioni originarie, anche economiche, dato che la pandemia da COVID 19 è ancora in corso e per gestirla al meglio servono ancora alcuni mesi per una riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali e del personale medico ed infermieristico necessario”.

 

“Inoltre – spiega -visto l’aumento dei contagi e l’aumento della pressione sui servizi sanitari, l’avvio delle nuove strutture come le cosiddette UCA devono fare tesoro del patrimonio di esperienze e conoscenze accumulato dai medici delle USCA negli ultimi due anni”.

 

De Nicollelis rilancia la necessità di riforma dell’assistenza sul territorio, ma, appunto, valorizzando i servizi che durante l’emergenza hanno dimostrato molta efficacia: “Siamo convinti da molti anni che sul territorio e a domicilio del paziente non basti più solo il medico di Assistenza Primaria, che è centrale, ma che nel caso dei casi di pazienti fragili, a mobilità minima o con necessità assistenziali particolari, deve essere affiancato da una equipe e da quello che definiamo  come il ‘Secondo Medico’. 

Quindi, al di là del COVID 19 – conclude – le necessità assistenziali attuali e ancor più dei prossimi anni, richiedono un investimento nel personale sanitario  e non solo nelle strutture”.