Comunicato Stampa: LOMBARDIA, dal 1° Congresso Regionale FISMU un messaggio alle istituzioni: La sanità pubblica messa a rischio dallo scarso confronto con i medici e da una eccessiva autonomia

  • 8 Aprile 2019
  • 0
  • 717 Visite

LOMBARDIA, DAL I CONGRESSO REGIONALE FISMU UN MESSAGGIO ALLE ISTITUZIONI: LA SANITÀ PUBBLICA MESSA A RISCHIO DALLO SCARSO CONFRONTO CON I MEDICI E DA UNA ECCESSIVA AUTONOMIA

 FISMU (AFFILIATA UMI) È GIÀ UNA REALTÀ FORTE DEL PANORAMA SINDACALE, ELETTI I VERTICI: NUOVO SEGRETARIO REGIONALE FRANCESCO FALSETTI, COME VICE: DANIELA VILLA E ANGELA MARIA SIBILANO, PRESIDENTE DANIELE MARTINO, TESORIERE ORGANIZZATIVO, ERNICO TERNI

6 aprile – Ai nastri di partenza anche in Lombardia la F.I.S.M.U., Federazione Italiana Sindacale dei Medici Uniti per il contratto unico. Si è tenuto a Milano, alla presenza del Presidente Nazionale, Maurizio Andreoli, il primo Congresso Regionale F.I.S.M.U., che in Lombardia è strettamente affiliata con UMI, l’Unione Medici Italiani.

Eletto Segretario Regionale Francesco Falsetti, che riveste anche la carica di Presidente UMI. Vicesegreteria tutta al femminile, con Daniela Villa per la medicina convenzionata e Angela Maria Sibilano per la dirigenza medica. Completano la squadra il segretario organizzativo e tesoriere Enrico Terni, il Presidente regionale Domenico Martino e i responsabili di settore Franchino Martire, Marcello Brambilla e Carlo Fogazzi rispettivamente per la assistenza primaria, la continuità assistenziale e la dirigenza medica ospedaliera.

“L’idea costitutiva di FISMU – dichiara il segretario regionale Falsetti – è il forte spirito unitario tra i vari settori della professione medica, tutti egualmente in grande sofferenza sia a livello nazionale che in Lombardia, sofferenza che riguarda invero tutto il SSN. Credo necessario, specialmente in regione, il recupero di un forte ruolo istituzionale delle organizzazioni sindacali nella costruzione di un sistema sanitario regionale efficiente; da tempo dobbiamo constatare uno scarso ascolto delle istanze sindacali mediche da parte della regione, oggi impegnata in un percorso di eccessiva autonomia che riteniamo un elemento di pericolo per il sistema tutto, medici e cittadini. Ci impegneremo, forti anche della nostra consistenza ed esperienza, a migliorare la condizione della nostra professione e a difendere un sistema sanitario regionale pubblico, equo ed efficiente”.