
SANITÀ, DAL CONGRESSO STRAORDINARIO DI FISMU VIA LIBERA ALLA NUOVA SIGLA SINDACALE MEDICA CON SUMAI, UIL-FP, UMI:
NASCE LA FEDERAZIONE MEDICI DEL TERRITORIO-FMT
FRANCESCO ESPOSITO SEGRETARIO NAZIONALE FISMU: “FMT GIÀ RAPPRESENTATIVA AL TAVOLO DELLA MEDICINA GENERALE, UN SINDACATO SOLIDO PER LA DIFESA DELLA SANITÀ PUBBLICA”
LA PRESENTAZIONE DI FMT E DEL NUOVO GRUPPO DIRIGENTE NELLE PROSSIME SETTIMANE
27 marzo – Si è tenuto a Roma (presso l’hotel Mediterraneo – foto di seguito), lo scorso fine settimana, il Congresso Straordinario della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu. Nel corso dell’assise si è analizzata la grave situazione della sanità pubblica italiana, con particolare attenzione sia alla medicina generale e del territorio (118, pediatria e specialistica ambulatoriale) sia alla dirigenza medica e ospedaliera. Fismu è ferma nel contestare l’ipotesi di riforma sul regionalismo differenziato.
I delegati di tutta Italia, dopo il percorso di congressi regionali, hanno dato il via libera all’unanimità alla nascita della nuova organizzazione sindacale dell’area della medicina generale: Federazione Medici del Territorio, FMT, insieme a SUMAI, UIL-FP e UMI. La sigla, come riconosciuto anche dalla Sisac, è già rappresentativa per la contrattazione nazionale.
Nelle conclusioni il segretario nazionale di Fismu, Francesco Esposito, ha sottolineato “l’importanza di avere un nuovo soggetto per la difesa della sanità pubblica, che sia capace di rappresentare i medici, e di riunire attorno a battaglie, e proposte concrete, la categoria, soprattutto i professionisti sempre più delusi dalla politica. Una organizzazione che favorisca il dialogo anche con le altre sigle sindacali: solo con l’unità dei medici possiamo far fonte al regionalismo attuale e quello, peggiore, che si vuole approvare con la nuova riforma dell’autonomia differenziata.
FMT ha la capacita di essere un aggregatore, uno stimolo all’unitarietà sui contenuti e con una bussola chiara: centralità dei medici per il governo dei servizi sanitari sul territorio e ospedalieri, stop al regionalismo e alla malasanità delle clientele partitiche; quindi risorse adeguate non perdendo i finanziamenti del PNRR, assunzioni, stabilizzazioni e basta precariato, previsione di un corretto fabbisogno nel processo formativo e di specializzazione. Ma non solo: potenziamento e messa in rete del territorio, della medicina di famiglia, della specialistica ambulatoriale, della medicina dei servizi e del 118 (e basta demedicalizzazioni) e della guardia medica. E forte investimento sulle strutture, sulla sicurezza e sull’innovazione tecnologica, a partire dal fascicolo elettronico nazionale e le certificazioni e ricettazioni online”.
“C’è tanto da fare – conclude Esposito – e da oggi abbiamo un nuovo strumento di lavoro, un nuovo, e serio, protagonista alle trattative nazionali, e in quelle regionali. Fismu consolida così la sua presenza in tutti in tavoli di contrattazione (nella dirigenza medica con FVM, nella specialistica ambulatoriale con UIL-FP), e dimostra lo stato di buona salute. Nelle prossime settimane FMT presenterà il suo nuovo organigramma, insieme a SUMAI, UIL-FP e UMI e il logo del sindacato”.