DOLORE PER L’AGGRESSIONE MORTALE A BARBARA CAPOVANI A PISA. FMT PARTECIPERÀ ALLA FIACCOLATA UNITARIA DI SOLIDARIETÀ DEL 3 MAGGIO

  • 27 Aprile 2023
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DOLORE PER L’AGGRESSIONE MORTALE A BARBARA CAPOVANI A PISA. FMT PARTECIPERÀ ALLA FIACCOLATA UNITARIA DI SOLIDARIETÀ DEL 3 MAGGIO  

LA PROPOSTA DI FEDERAZIONE MEDICI DEL TERRITORIO-FMT:

  • VERTENZA NAZIONALE SULLA SICUREZZA NELLA SANITÀ. MESSA IN SICUREZZA DELLE STRUTTURE 
  • SERVE UN “CODICE ROSSO” E CORSIA PREFERENZIALE PER GLI OPERATORI DEL SSN A RISCHIO O MINACCIATI

 

26 aprile – La tragica, mortale, aggressione a Pisa alla psichiatra Barbara Capovani pone ancora una volta l’attenzione sul nodo sicurezza nel Servizio Sanitario Nazionale. Federazione Medici del Territorio-FMT aderisce all’appello unitario di Fnomceo e parteciperà alla fiaccolata del 3 maggio a Pisa, ed esprime la piena solidarietà alla famiglia della dottoressa Capovani.

Francesco Esposito per FMT esprime la “più profonda solidarietà alla famiglia di Barbara Capovani”, annuncia “la convinta adesione alla fiaccolata unitaria a Pisa il 3 maggio con la Fnomceo e l’Intersindacale della dirigenza medica”, e coglie anche l’occasione per fare “un richiesta concreta al Governo Meloni, al ministero dell’Interno, Piantedosi, della Salute, Schillaci, quindi al Parlamento, alle Regioni e ai Sindaci: si istituisca con urgenza un tavolo di confronto per una Vertenza Nazionale sulla Sicurezza nel SSN”.

“Le aggressioni – continua – si ripetono, le vittime aumentano, anche mortali, come in questo ulteriore tragico caso, e le promesse rimangono incompiute da anni. L’agenda politica delle Istituzioni deve concentrarsi sulla violenza contro gli operatori della sanità pubblica”.

“Chiediamo – conclude Esposito – che si possa prevedere un sorta di codice rosso e una corsia preferenziale di ascolto e intervento a tutela di chi subisce minacce e di chi lavora in situazioni di maggiore rischio, una generale messa in sicurezza delle strutture, una riorganizzazione dei servizi sul territorio e degli ospedali per non lasciare esposti i professionisti e gli operatori del SSN. Basta aggressioni, basta violenza, basta lutti”.